Inflazione e timori in crescita
Ti stai chiedendo perché la paura e i timori fanno male ai mercati? Sei nel posto giusto
La paura della possibile crescita del tasso di inflazione sta spaventando molti investitori, generando un cambio di sentiment dei mercati.
Il settore più colpito da ondate di vendite è quello Tech, con il Nasdaq (-2,55%) ancora in rosso nella giornata di ieri.
La continua salita del prezzo delle materie prime sta generando timori su una forte crescita dell’inflazione, che andrebbe quindi a generare una stretta monetaria da parte delle Banche Centrali (e un conseguente possibile rialzo dei tassi di interesse).
Da fine marzo ad oggi il Bloomberg Commodity Index (Indice di riferimento sulle materie prime) è salito del 12% facendo intendere che i timori espressi erano ben fondati.
Un po’ di numeri
Le preoccupazioni derivano anche dai dati “made in China” proprio sull’inflazione:
Ad aprile l’inflazione della Cina misurata dall’indice dei prezzi al consumo è salita dello 0,9% su base annua, mentre l’inflazione misurata dall’indice dei prezzi alla produzione è balzata del 6,8%. E’ il rialzo più forte dall’ottobre del 2017.
Sull’obbligazionario i Treasury Usa hanno visto nella giornata di ieri un rialzo dei rendimenti, con il decennale che segna un tasso dell’1,61%.
Nella giornata di domani 12 maggio alle 14.30 ora italiana, sarà utile tenere d’occhio la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo Usa.
Grazie per essere arrivato alla fine dell’articolo ed avermi dedicato il tuo tempo. Ci vediamo alla prossima news!